15/11/12

Great Auk (Pinguinus impennis): questa celebre stampa di John James Audubon ritrae una coppia di quello che potremmo (e dovremmo) chiamare Pinguino Artico.

Era un grosso uccello incapace di volare, si riproduceva su piccole inospitali isole dell'Atlantico settentrionale, e passava gran parte dell'anno nuotando in superficie. Lo si poteva trovare dal Canada all'Islanda, dalla Norvegia alla Scozia. Persino in Spagna. Poteva raggiungere un'altezza di 85cm e aveva grossi piedi palmati. Come i pinguini era un eccellente nuotatore e un pessimo arrampicatore. Come pinguini era un genitore premuroso, le coppie restavano unite tutta la vita e veniva deposto un unico, grosso uovo bianco e nero. Formava grandi e rumorose comunità, esattamente come i pinguini che vivono in Antartide.
Cacciato dall'uomo per migliaia di anni, il pinguino artico era ambito dagli indiani d'America per la carne, e dagli europei per le piume. Verso metà Ottocento si capì che stava per scomparire e in Europa divenne uno dei primi animali protetti per legge. Ma questo non fece altro che renderlo più raro e furono proprio i musei europei, nella folle corsa ad accaparrarsi un esemplare da imbalsamare, a uccidere gli ultimi pinguini artici. Il 3 Luglio 1844 gli ultimi due esemplari - un maschio e una femmina che cercavano di accoppiarsi su uno scoglio islandese - furono uccisi.



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