09/01/13


150 years old
Happy Birthday Tube!

Tanti auguri alla mia amata underground, alla quale ho dedicato IL TRENO PER BABYLON, Giro del mondo in Underground.

Per chi non lo conoscesse, ecco una scheda sulla mia lettera d'amore a Londra.

Londra, fine anni settanta: un ragazzo, appena arrivato in città, sta per fare il suo primo viaggio in metropolitana. Il vagone della Bakerloo Line, in cui viaggiano personaggi completamente diversi (impettiti businessmen africani, rasta giamaicani, signore indiane in sari e i primi punk inglesi) gli regala un’esperienza straordinaria e al tempo stesso tipicamente londinese: il mondo racchiuso in un vagone, simbolo di una città dove ormai un terzo degli abitanti - quasi tre milioni di persone - sono stranieri. La scoperta è inebriante. Il ragazzo inizia a viaggiare sulle metropolitane, giorno e notte, trascurando persino la scuola per realizzare un sogno che nel suo diario chiamerà, con un pizzico d’incoscienza, “il giro del mondo in ottanta minuti”. In realtà, quel viaggio si trasformerà in un’avventura che durerà anni. Perché la rete della “metropolitan railway”, la più antica ferrovia sotterranea del mondo, occupa 600 km del sottosuolo londinese e rappresenta un’enorme tela di ragno, piena di segreti, che attrae i personaggi più strani: dai bizzarri undergrounder (uomini e donne che passano le giornate viaggiando nei tunnel) ai maniacali trainspotters, ai surfers, i giovani che sfidano la morte aggrappati ai tetti dei convogli. Il ragazzo si unirà a loro, viaggiando ogni giorno in quel mondo sotterraneo per poi salire in superficie ed esplorare i quartieri etnici della città. Da Southall (Little India) a Bangla Town, da Volvo City (la cittadella degli ebrei ultra-ortodossi) a Soho, passando per le case popolari dei giamaicani, i viali eleganti di Beirut-on-Thames (Bayswater) e i sordidi vicoli vittoriani di Limehouse e Bethnal Green nell’East End, primo melting-pot del mondo moderno. Da questi quartieri ricchi di storia emergono le storie, i racconti  di persone (non semplici incontri, ma personaggi frequentati per anni dall’autore) arrivate da ogni angolo di mondo per conquistarsi un frammento del mito. Alla fine, infatti, arriverà la scoperta più bella: nella Londra del ventunesimo secolo le nazionalità non contano quasi più. La città appartiene a un personaggio ibrido, cresciuto nelle scuole dove si Sembra un romanzo, ma è solo il diario di viaggio di Alex Roggero, londinese dal 1977, che svela un volto inedito della capitale europea più amata dagli italiani.